Come si vota il 4 marzo per la Camera e il Senato – post n. 3

Come votare  sulle due schede Camera e Senato per il collegio uninominale maggioritario e per i listini bloccati proporzionali e come evitare che il proprio voto venga invalidato.

N.B. Vista la complessità del tema, consigliamo a chi non ha sufficiente tempo di leggere solo l’ultima parte IN BREVE.

 Ci scusiamo inoltre  per eventuali inesattezze, che vi preghiamo di segnalare via mail a info@aspettarestanca.it

Il  4 marzo, a circa  due mesi dallo scioglimento del Parlamento, si voterà per rinnovare  Camera e Senato: per la prima volta dopo più di dieci anni  (le Camere  le ultime tre volte sono  state elette con il cosiddetto Porcellum) si applicherà  una nuova legge elettorale, nominata Rosatellum 2.0, che il Parlamento ha approvato dopo le sentenze della Corte costituzionale  del gennaio 2014, che ha modificato il Porcellum eliminando il premio di maggioranza e le liste bloccate, e del gennaio 2017,  che ha modificato l’Italicum eliminando il ballottaggio.

Per saperne di più:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-28/nuova-legge-elettorale-mattarellum-165657.shtml?uuid=AEejfPDB&nmll=2707

http://www.camera.it/leg17/465?tema=riforma_elettorale

Una o due schede?

Chi si recherà ai seggi Domenica 4 marzo e ha almeno 25 anni. riceverà due schede, una per la Camera e una per il Senato; chi non ha compiuto 25 anni solo la scheda per la Camera.

Con che sistema si vota? E’un sistema misto. Circa un terzo dei seggi sia della  Camera che del Senato sarà eletto in confronti diretti nei collegi uninominali, e i restanti circa due terzi saranno eletti con sistema proporzionale.

Con il sistema “maggioritario uninominale” in ogni collegio ciascun partito, movimento e gruppo politico organizzato  candida una sola persona, e chi prende anche un solo voto in più tra le persone candidate ottiene un seggio; con il “proporzionale” uno o  più seggi dello stesso  collegio sono invece divisi in modo proporzionale ai voti presi da ciascuna forza politica .

Saranno possibili brogli? Le nuove schede elettorali sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode”.  Per saperne di più

http://dait.interno.gov.it/elezioni/faq-elezioni-politiche-2018

Le schede

Ogni scheda sarà divisa in un certo numero di aree separate tra loro, corrispondenti a uno dei partiti o movimenti che si presentano  da soli o a una coalizione.

All’interno di ogni area ci sarà in testa uno spazio rettangolare con un unico nome: è il candidato scelto da ogni coalizione – o partito o movimento – nel collegio uninominale in cui risiediamo. Siccome all’uninominale ogni coalizione deve presentare un solo candidato, può capitare che nel vostro collegio non ci sia il candidato del vostro partito preferito, ma quello scelto dalla coalizione a cui appartiene. Esempio: se i partiti Rosso, Verde e Blu sono alleati in una coalizione, nel collegio di Roma sosterranno tutti insieme un candidato del partito, per esempio Rosso, nel collegio di Milano uno del partito Blu, eccetera.

Sotto lo spazio rettangolare con il nome di chi si candida nel collegio uninominale ci saranno una o più  caselle con un simbolo di partito o movimento, ciascuna con   un certo numero di nomi, dai due ai quattro. Sono le singole liste dei candidati e candidate delle forze politiche che sostengono quel nome e sotto al simbolo ci sono i nomi dei candidati e candidate di quel partito nel collegio proporzionale.

Uno o due segni sulla scheda?

Opzione n. 1: voto con due segni:

Si possono fare al massimo due segni sulla scheda: per barrare il nome del candidato al collegio uninominale e per scegliere una delle liste che lo appoggiano, tracciando, come di consueto una x. Ma attenzione: una volta scelto un candidato /candidata nell’uninominale, si potrà scegliere solo una delle liste che lo appoggiano. Quindi i due segni devono restare all’interno della stessa area sulla scheda.

Inoltre non è possibile scegliere il candidato o la candidata tra i nomi che compongono quella  lista. La lista dei nomi vale solo come informazione.

Opzione n. 2: voto con  un solo segno:

Tracciando  solo un segno su uno dei partiti, movimenti e gruppo politico organizzato, il voto sarà esteso anche alla persona  sostenuta da quella forza politica nel collegio uninominale.

Se, invece, viene barrato solo il candidato o la candidata nell’uninominale, i voti che questi riceverà saranno distribuiti tra le liste che l’appoggiano in proporzione alle preferenze ricevute dalle liste stesse.

Chi sarà eletto?

– Nel collegio uninominale  sarà eletto chi  avrà ricevuto il maggior numero di voti. Basta anche un solo voto in più.

– Nelle liste per il proporzionale,  fermo restando che i seggi da attribuire a ciascuna lista saranno  assegnati  nell’ordine in cui candidate e candidati compaiono sulla scheda, il risultato dipende da vari fattori perché per il proporzionale sono possibili fino a cinque pluricandidature e in aggiunta  ci si può presentare anche in un seggio uninominale.

Se  chi si candida è eletto in un collegio uninominale e in uno o più collegi plurinominali sarà proclamato nel collegio uninominale, se è eletto in più collegi plurinominali, sarà proclamato nel collegio in cui la sua lista ha ottenuto la minore percentuale di voti validi rispetto al totale dei voti validi del collegio.

Non è possibile, quindi,  sapere chi è eletto in base semplicemente al risultato della lista in un collegio.

Per la Camera la ripartizione dei seggi avviene su base nazionale, mentre per il Senato è fatta su base regionale.

In un primo momento, grossomodo, si saprà per ogni lista il numero di parlamentari, ma per i risultati effettivi  serve un calcolo più complesso, che rende opaco l’intero meccanismo. Si tratta dell’effetto flipper, potenzialmente più ostico alla Camera rispetto al Senato, che avrà anche ricadute sulle quote di genere.

Per saperne di più

proporzionale ai voti che ha ottenuto

Estero  I Deputati e i Senatori eletti nella circoscrizione estero, inoltre, saranno 18 (12 seggi per la Camera e 6 per il Senato).

Quote di genere (da approfondire in un successivo post)

Le liste plurinominali sono alternate per genere e  nelle capolisture presentate dalla stessa forza politica  nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore al 60% . La stessa differnza massima va rispettata anche nei collegi uninominali.

 Altri aspetti della legge elettorale

Soglie di sbarramento
Per eleggere candidati alla Camera nel proporzionale, una singola forza politica   deve  ottenere almeno il 3 per cento dei voti su base nazionale,  al Senato invece  riceve seggi anche se – fallendo l’obiettivo del 3 per cento a livello nazionale – abbia ottenuto in una sola regione almeno il 20 per cento dei voti. La soglia per le coalizioni è del 10 per cento nel totale dei voti, a patto che almeno una dei partiti o movimenti  che la compongono raggiunga il 3 per cento a livello nazionale. Se una lista che fa parte di una coalizione non riceve il 3 per cento a livello nazionale, non elegge nessun parlamentare: se ottiene però più dell’1 per cento, i voti che ha raccolto vengono distribuiti tra i suoi alleati.

 Nuovi collegi

I collegi sono stati ridisegnati.

Purtroppo,  a oggi ancora non è possibile individuare i collegi digitando sul sito interno.gov.it  il numero della tessera elettorale o altri dati. Ciò provoca inconvenienti soprattutto per chi voterà nelle grandi città.

Intanto per Roma vedi

http://www.romatoday.it/politica/elezioni/camera-senato-2018/collegi-roma-lazio-quali-sono.html

 

IN BREVE:

– Si riceve una  scheda per la Camera e una scheda per il Senato.

– Su ciascuna scheda si può votare facendo un solo segno, oppure due, basta che entrambi i segni siano fatti nell’area della scheda che spetta a un’unica coalizione.

– È possibile votare un candidato/candidata  all’uninominale e, con un secondo segno, scegliere una delle liste che lo appoggiano.

– Si può scegliere anche solo il candidato all’uninominale o solo una delle liste, ma il voto sarà comunque “trascinato” rispettivamente anche sulle liste o sul candidato.

– Non si può votare una lista diversa da quelle che appoggiano il candidato/candidata  che abbiamo scelto.

Di conseguenza

  • Se avete deciso di votare per un candidato/candidata nel maggoritario ma non vi piace uno dei partiti che lo appoggiano, per evitare che il vostro voto finisca a quel partito, fate due croci, esprimendo anche una scelta per un partito che non sia quello. Attenzione: deve essere parte della stessa coalizione, altrimenti il vostro voto rischia di essere annullato.
  • Se vorreste votare una forza politica  ma non vi piace il candidato/candidata  che ha presentato nel vostro collegio uninominale, l’unico modo che avete per non votarlo è votare solo per il proporzionale un altro simbolo sotto un altro candidato/candidata.

N.B. Nella lista proporzionale non si possono esprimere preferenze sui candidati e candidate.

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